Supermercati ai tempi della pandemia globale

Siamo ancora nel mezzo della crisi e non sappiamo cosa dovremmo ancora fare prima che tutto questo possa dichiararsi finito.” Così si esprime Giancarlo Deola, direttore generale dei Supermercati del Gruppo Walber che opera nel Bellunese con le insegne SuperW, JuniorW e WStore. Abbiamo cominciato raccomandando ai nostri ragazzi prudenza e la gestione delle distanze tra le persone (un metro, che poi è diventato un metro e mezzo e ora un generico “il più possibile”) ed effettuando la distribuzione delle mascherine che inizialmente il Ministero della Salute raccomandava di usare solo da parte chi manifestava sospetti sintomi riconducibili al Coronavirus o Covid-19 una sigla che ormai abbiamo imparato tutti a riconoscere.

Nel giro di pochi giorni abbiamo dovuto riorganizzare e gestire la sicurezza di oltre 200 persone, dislocate in 15 punti vendita, nella confusione delle indicazioni delle autorità che arrivavano in contraddizione e a singhiozzo e nel mezzo di un mercato per l’approvvigionamento degli strumenti di prevenzione del contagio (mascherine, guanti e materiale sterilizzante) impazzito per l’enorme richiesta da parte delle aziende e delle persone”.

La sicurezza dei Supermercati viene garantita ogni giorno attraverso la regolare igienizzazione da parte del personale di tutte le superfici, delle casse, dei banchi, dei manici dei carrelli/cestini. All’ingresso di tutti i negozi, inoltre, sono stati messi a disposizione dei clienti i prodotti igienizzanti per il carrello o il cestino, oltre a guanti monouso per proteggersi durante gli acquisti. Sono state potenziate le comunicazioni di avviso sulle nuove normative, in particolare quelle relative all’importanza di mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone, siano essi Clienti o Collaboratori, attraverso messaggi registrati e trasmessi attraverso la radio instore che lo ricordano ogni 15 minuti e cartelli dislocati nei punti strategici nei negozi. Infine sono state introdotte regole sull’afflusso delle persone in negozio, che nei momenti più critici vengono contingentate da parte del personale per consentire il rispetto delle distanze di sicurezza all’interno del negozio. “Confidiamo nella collaborazione e nell'aiuto di tutti per il rispetto di queste regole, il contributo di ciascuno di noi è essenziale”.

Il personale è stato munito di mascherine, alcune recuperate attraverso i normali canali commerciali, altre fatte realizzare a mano da sarti locali. Sono mascherine in stoffa, realizzate “come una volta”, ma in questo modo possono essere lavabili, sterilizzabili e quindi riutilizzabili, elemento fondamentale in un momento in cui il rifornimento di mascherine è un’incognita quotidiana. "A giorni, speriamo il prima possibile arriveranno le mascherine omologate. Ci atteniamo scrupolosamente alle misure indicate dal Ministero della Salute perché la tutela dei Collaboratori e dei Clienti è al centro della nostra attenzione.

I nostri sforzi non sono stati fatti solo nella direzione di garantire la sicurezza delle persone, Clienti o Collaboratori, già all’interno dei negozi. I Supermercati sono un servizio essenziale e pertanto uno dei pochi a restare in attività anche dopo l’inizio della quarantena nazionale. Tuttavia sapevamo di dover fare in modo di ridurre il più possibile l’affluenza in negozio e di conseguenza le possibilità di contagio e contatto tra le persone. Per questo motivo queste settimane sono state una corsa verso l’ottimizzazione e l’implementazione di strumenti che consentissero di effettuare la spesa anche da casa. Abbiamo cominciato comunicando alle persone che non ci sono pericoli di approvvigionamento e che quindi potevano gestire senza preoccupazione la spesa settimanale, anche delegando la realizzazione di più spese ad un solo componente famigliare che poi passasse a consegnarle a casa di ciascuno. Abbiamo poi rafforzato il servizio di ordini online, ovvero la possibilità di fare la spesa da pc o cellulare attraverso il portale dedicato (www.wonline.it) e passare in negozio solo per il ritiro, riducendo così notevolmente i tempi di permanenza presso il punto vendita. Infine, grazie alla disponibilità delle autorità locali e dei servizi a sostegno della popolazione (Auser, Protezione Civile e Comuni) siamo felici di aver esteso il numero di negozi che è in grado di ricevere ordini telefonici ed effettuare la consegna a domicilio e di constatare che questo servizio sta aumentando di giorno in giorno.

L’ultima decisione presa, in ordine temporale, è stata quella di ridurre gli orari e le giornate di apertura per alleggerire il lavoro e il carico mentale dei nostri Collaboratori in questo periodo intenso: fino a nuova comunicazione dal 22 marzo tutti i negozi chiuderanno alle 19,30 e rimarranno chiusi al pubblico nelle giornate di domenica.